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il PoweRdays a Misano Circuit
VOLKSWAGEN

il PoweRdays a Misano Circuit

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una giornata in pista con le Volkswagen pił sportive

16 Jun 2011
di Gaetano Crisci
VOLKSWAGEN

 

Sabato 28 Maggio sono in viaggio in autostrada, precisamente sulla A1 per Misano: è una giornata di sole più estiva che primaverile; il tutor controlla impassibile la velocità mantenuta costante, grazie al computer di bordo, a una media di 130 km/h, condizione che sicuramente garantisce un elevato margine di sicurezza, considerate le 4 corsie e tutti i sistemi di controllo di cui sono dotate le moderne auto… i tempi sono cambiati, il traffico è aumentato, i limiti sono rimasti invariati, lo spazio per sfruttare la propria auto, soprattutto se sportiva, in Italia è ormai inesistente…

Qualcosa vi ribolle dentro ? A me sì, e proprio per questo non vedo l’ora di arrivare al Misano Circuit, dove mi attende la seconda tappa dei Powerdays di Volkwasgen: giornate in pista organizzate per permettere a tutti di provare le più sportive di ogni segmento proposte dalla Casa, ma anche una giornata da condividere con gli amici ed i piloti ingaggiati per seguirci nel nostro giro in pista!

Ebbene sì, noi, in quanto giornalisti, siamo un po’ raccomandati e veniamo attesi in un’area dedicata dove ci viene servito il brunch e ci prenotiamo per i giri in pista; normalmente sarebbe possibile guidare a scelta una sola auto per due giri in pista, di cui uno guidato dal pilota e uno personalmente; a noi, per potervi raccontare le diverse sensazioni, è possibile provarne qualcuna in più e dopo alcuni minuti di contrattazione per massimizzare quel “qualcuna in più”, riesco a garantirmi la prova di Polo GTI, Golf R, Scirocco R e la nuovissima Passat 3.6 4Motion da 300 CV.

Quattro auto che rappresentano segmenti e soluzioni diverse a coprire le varie necessità che potreste avere, ma tutte con l’obiettivo primario di fornirvi l’esperienza di guida più sportiva ed allo stesso tempo confortevole. Mi chiamano, la Polo GTI mi attende: quest’auto, oltre ad essere esteriormente una piccola Golf, il che la dice già molto lunga, è anche un vero tripudio di tecnologie normalmente dedicate a vetture di segmento superiore: motore 4 cilindri TSI a doppia sovralimentazione, composta da compressore volumetrico in azione fino a 3500 giri e turbocompressore già attivo dai 2400 giri, per una potenza massima di 180 CV a 6.200 giri e coppia di 250 Nm tra i 2000 e i 4500 giri; cambio a doppia frizione e 7 rapporti DSG e differenziale autobloccante trasversale elettronico XDS. Sistemo rapidamente, ma con precisione, la posizione del sedile e degli specchi ed attraversando la corsia dei box, imposto in modalità manuale il rapidissimo cambio DSG, preferendo lasciare la prova della comunque brillante modalità automatica sportiva a dopo; ora è fondamentale tirare fuori ogni cavallo da tutti i 1390cc a disposizione; nelle prime curve prendo confidenza: lo sterzo è reattivo e vivace, il cambio immediato, i paddles dietro al volante sono perfetti per la pista, posso compiere l’intero giro senza mai spostare le mani; alla curva Rio, anche grazie al manto d’asfalto ormai gommato ed alla giornata soleggiata, disegno una traiettoria precisa e pulita, la taratura delle sospensioni impedisce un coricamento eccessivo ed anche rollio e beccheggio sono ben frenati, cosi pure nella successiva esse è tutto sotto controllo, passo le successive curve Quercia e Tramonto assorto nella guida e stupito da come la Polo segua fedelmente le traiettorie impostate; certo 180 CV non sono pochi, ma non abbastanza per portare veramente al limite telaio e sospensioni in accelerazione, soprattutto quando l’XDS ottimizza la trazione in uscita di curva, impedendo il sottosterzo; decido allora di fiondarmi nel Curvone, alleggerendo quel poco il piede dal pedale del gas in ingresso, per evitare di suscitare il disappunto del copilota che mi siede di fianco: la velocità è elevata, eppure la Polo attraversa piatta la curva emettendo solo dalle gomme una leggera vibrazione misto stridio, a conferma che siamo al limite dell’aderenza; per noi il test è passato, questa Polo GTI è degna della sigla che porta.

Ritorno ai box ed è subito pronta la Scirocco R, stessa configurazione della Polo GTI motore e trazione anteriori con telaio, carrozzeria e motore di categoria superiore. La Scirocco R pesa 1344 kg solo 75 Kg in più della Polo GTI, il motore è il pluripremiato 4 cilindri 2.0 TSI turbo da 265 CV a 6000 giri di potenza e ben 350 Nm tra i 2500 e i 5000 giri di coppia; anche lei ha in dotazione il cambio automatico sequenziale a doppia frizione DSG, questa volta con 6 rapporti, scelta dettata in questo caso dalla consistente coppia e dall’ampio arco di utilizzo del motore; oltre al differenziale elettronico XDS sono disponibili anche le sospensioni elettroniche DCC, grazie alle quali è possibile scegliere tra i 3 programmi Normale, Comfort e Sport. Uscendo dai box decido di impostare le sospensioni su Sport, ma di lasciare questa volta il cambio nella modalità automatica sportiva. Il progetto della Scirocco ha già dato prova della sua forza vincendo la 24 ore del Nürburgring nella categoria motori turbo 2 litri; le aspettative per la Scirocco R sono piuttosto elevate, alla curva Rio si avverte subito la maggiore potenza di questo motore: ora il differenziale XDS ha più occasioni per esprimersi al meglio, affondando tutto gas oltre il punto di corda, avverto subito come questa trazione anteriore aggredisca l’asfalto scaricando a terra tutti cavalli; il feedback allo sterzo è di primordine, la coppia del TSI turbo non influisce negativamente su di esso, anzi è appena percettibile, in un batter d’occhio mi lascio alle spalle anche la esse appena dopo la Rio e, nella successiva curva la Quercia, ho modo di apprezzare come, anche dopo una grande staccata, l’auto rimanga composta e pronta ad inserirsi in curva; l’inserimento stesso e la percorrenza di curva, anche grazie alle sospensioni elettroniche impostate su Sport, sono impeccabili con una precisione e neutralità che tante auto dello stesso segmento neppure avvicinano; forse l’unico appunto che le si potrebbe fare è proprio determinato dalla grande semplicità di approccio alla strada che può far sentire il pilota meno determinante che con le tante sportive a trazione posteriore.

Completato il test drive della Scirocco R  torno per un attimo alla saletta del brunch dove ora è disponibile una merenda pomeridiana; mentre sfrutto l’occasione per bere qualche bicchiere di svariati liquidi analcolici e riprendermi dal caldo incalzante, le ragazze dell’accoglienza ne approfittano per illustrarmi le altre aree dei Powerdays: nella Skid Area è possibile guidare la Golf GTD in uno slalom tra i birilli con l’asse posteriore sospeso dal classico ragno, un esercizio base nei corsi di guida sicura che permette di fare il primo approccio con il controsterzo e il riallineamento della vettura; nella Power Area si effettua da passeggeri un giro in stile rally con derapate ed inversioni con freno a mano su fondi a scarsa aderenza; chi non lo ha mai provato potrebbe trovarlo molto simile a un giro sull’otto volante...  l’ultima area è chiamata Agility e consiste nella classica frenata d’emergenza con scarto dell’ostacolo, situazione nella quale è determinante l’aiuto dell’ABS. Conosco piuttosto bene gli esercizi svolti in queste aree, così decido di riprendere subito con gli altri test drive in pista.

La Golf R è pronta, è il momento di salire e provare l’erede della R32, so che hanno veramente poco in comune, l’originale V6 a cilindri stretti è stato sostituito dal più efficiente 4 cilindri 2.0 TSI turbo della Scirocco di cui sviluppa 5 CV in più; è sempre presente l’efficace DSG a 6 rapporti e qui posso contare anche sulla rinnovata trazione integrale 4Motion: mentre la precedente richiedeva che le ruote iniziassero a slittare perché potesse crearsi la pressione idraulica ad azionare il giunto viscoso centrale, ora una pompa elettrica provvede a rendere disponibile l’olio ad una pressione di 30 bar, in modo che l’intervento della trazione integrale prevenga lo slittamento; il risultato è evidente in una partenza bruciante su fondi a scarsa aderenza, dove la trazione può essere temporaneamente mandata per intero al posteriore, anche se questo oggi non sarò in condizione di verificarlo. Il comportamento della Golf R in pista è contraddistinto da una motricità eccezionale in ogni situazione; avverto chiaramente come la trazione omogenea tra gli assi contribuisca ad una maggior spinta fuori dalle curve lente e non, oltre che una maggiore stabilità direzionale in velocità; certo l’inserimento non è così rapido e pulito come con la Scirocco, ma chi sceglie una trazione integrale sa bene quali aspetti desidera privilegiare ed i migliori oggi non emergeranno in quanto avrei bisogno di una pista bagnata e dalle temperature invernali.

La giornata si sta concludendo, rimane solo l’ultima novità di casa Volkswagen da provare: la nuovissima Passat Variant con motore V6 3.6 litri FSI da ben 300 CV di potenza a 6600 giri e 350 Nm di coppia tra i 2200 e 6600 giri, anch’essa 4Motion e dotata di DSG a 6 rapporti; un’auto che si avvicina molto alla fascia di mercato di modelli ben più cari, come la cugina Audi S4 da 333 CV; mi auguro che in Volkswagen abbiano fatto bene i calcoli perché per 15000 euro in meno questa Passat va veramente forte e sfodera un consistente livello qualitativo e un ampia gamma di futuristici optional.

In pista le lascio il controllo di cambio e sospensioni limitandomi a selezionare la configurazione Sport; certo, dopo aver provato Golf e Scirocco R, questa station wagon per quanto sportiva, fa sentire tutti i suoi 1647 Kg in curva, ma devo ammettere che lo fa con una discreta grazia e facendomi sentire sempre su due binari: la stabilità, sia grazie al peso che alle sospensioni e alla trazione integrale, è massima; il motore spinge vigoroso ed imperturbabile fino alla linea rossa e non posso far a meno di notare, per quanto l’insonorizzazione sia di livello superiore rispetto alle sorelle, il rauco sound del V6 a ricordare che non si è semplicemente su un diesel di grossa cilindrata.

www.volkswagen.it/powerdays

Gaetano Crisci

 

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