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A1 Clubsport
AUDI

A1 Clubsport

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il piccolo missile da pista

31 May 2011
di Gaetano Crisci
AUDI

 

Dal 1 al 4 giugno in Austria, alla 30a edizione del grande fan meeting di Audi Wörtherseetour, verrà presentata la showcar A1 clubsport quattro, una versione cattiva da pista realizzata in un unico esemplare.

Il propulsore di questo piccolo missile di 1390 kg è il cinque cilindri 2.5 litri Turbo a iniezione diretta, ben noto per le sue performance su TT RS e RS 3 Sportback; il TFSI montato sulla clubsport è stato però modificato per erogare la sfacciata potenza, per un auto di queste dimensioni, di 503 CV corredati da ben 660 Nm di coppia che danno il meglio di se tra i 2500 e 5300 giri. Le performance sono da auto da corsa: grazie anche alla trazione Quattro ed al cambio manuale a 6 marce, i 100 Km/h vengono bruciati in 3.7 secondi, tocca i 200 Km/h in appena 10.9 secondi e riprende da 80 a 120 Km/h in soli 2.4 secondi; raggiunge infine, senza esitare, la velocità massima autolimitata di 250 Km/h.

La A1 clubsport è stata coerentemente adeguata anche nell’assetto: 4 ammortizzatori sportivi regolabili in compressione e ritorno; l’impianto frenante è dotato di 4 freni a disco integrali autoventilati di cui gli anteriori carboceramici con pinze a 6 pistoncini, mentre per i posteriori ci si è affidati a più convenzionali dischi autoventilati in acciaio; i cerchi sono in lega da 19” e ospitano pneumatici ribassati 225/30.

Audi è stata altrettanto concreta anche nelle finiture esterne funzionali e di design: si è fatto un vasto uso di parti in carbonio tra cui il tetto, la lama centrale del generoso spoiler posteriore e diverse appendici aerodinamiche, fino ad arrivare al volante sportivo a razze aperte in pelle e carbonio. Esteriormente un allargamento della carrozzeria di 60 mm ha riguardato i parafanghi anteriori, le portiere e le parti laterali posteriori, il tutto a rievocare la mitica Audi Ur-quattro. Completano l’opera alcuni dettagli come la barra di irrigidimento al posto del divano posteriore, il terminale di scarico laterale in stile DTM, i quattro anelli del logo sul cofano in alluminio massiccio e, per gli interni, i sedili in fibra di carbonio rinforzata importati dalla R8 GT; in plancia spiccano tre indicatori supplementari per pressione olio, pressione di alimentazione e tensione di bordo; concludendo con un esteso uso d’alluminio ed i tiranti rossi che sostituiscono le maniglie delle portiere.

Gaetano Crisci

 

 
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