Da diversi anni Ferrari percepisce, da molti dei suoi illustri clienti, una richiesta di auto super sportive del Cavallino rampante in grado di poter affrontare condizioni climatiche e viaggi al di là degli schemi delle normali fuoriserie, oltre a permettere di passare maggiore tempo e situazioni della propria vita, accompagnati da un autentica Ferrari.
Partendo da questi presupposti, Ferrari si è dovuta concentrare principalmente su due aspetti: l’abitabilità, quindi 2 comodi posti in più al posteriore, con un buon bagagliaio per i viaggi, e la trazione integrale, in modo da poter affrontare sia un viaggio al mare che, soprattutto, uno in montagna e in tutti gli altri fantastici posti dove la sola trazione posteriore non è sufficiente.
I limiti di queste due scelte, ovviamente si scontrano con i principi cardine di pura sportività ed è qui che Ferrari ha dato il meglio: doveva essere una soluzione che permettesse spazio interno maggiore senza compromettere l’agilità di guida ed il peso complessivo; doveva essere una trazione integrale che mantenesse la purezza del feedback allo sterzo e le ben note doti di handling.
Tutto questo sarebbe mai stato possibile?
Ferrari FF (Ferrari Four), la prima Ferrari a quattro ruote motrici, è stata la risposta.
Ferrari con la FF rompe gli schemi e crea la prima trazione integrale ispirata alle più recenti soluzioni utilizzate per le auto ibride, svincola il classico sistema a 3 differenziali delle trazioni integrali: due per gli assi e uno centrale, per creare la prima trazione integrale dove la coppia all’anteriore è solamente un ausilio, anche se determinante, per estendere l’utilizzo del sofisticato sistema di trazione posteriore, con configurazione transaxle e controllo di trazione F1-Trac, ai fondi a bassa e bassissima aderenza.
Il cuore di questo sistema, costruito dalla Carraro, governato da elettronica Bosch ed elettroidraulica Marelli, è un gruppo di due frizioni montate anteriormente al motore ed è stato battezzato PTU (Power Tranfer Unit).
Grazie a queste frizioni viene trasmessa la coppia separatamente alle ruote anteriori, attingendo direttamente all’albero motore e senza l’utilizzo di alcun differenziale, avvantaggiandosi così anche di una riduzione dei tempi di risposta del 30% rispetto ai sistemi convenzionali, l’unico differenziale è l’E-Diff al posteriore; ognuna delle quattro ruote è dotata di uno stimatore di aderenza, grazie al quale l’elettronica valuta in modo completamente indipendente a quali ruote poter inviare maggiore spinta, sempre limitando quella all’asse anteriore a poco più del 20%. Il PTU, come si può intuire, offre diversi vantaggi, tra cui: feedback allo sterzo pressoché inalterato, possibilità di guida anche su neve, estesa all’utilizzo del launch control personalizzato ad hoc, e nondimeno, proprio in virtù del mantenimento della maggior parte della coppia al posteriore, una dinamica di guida all’altezza della Ferrari.
La FF è equipaggiata con un nuovo V12 a iniezione diretta di 6.3 litri da 660 CV a 8000 giri e 683 Nm a 6000 giri di cui ben 500 già disponibili a 1000 giri, in accoppiata con il cambio F1 a 7 marce e doppia frizione della Getrag brucia lo 0 100 Km/h in 3.7 secondi e raggiunge la velocità massima di 335 Km/h.
Grazie al sistema HELE (High Emotions Low Emissions), mantenendo accesi solo i servizi necessari compreso il motore grazie allo start e stop, si sono contenuti i consumi a 15.4 litri per 100 Km e le emissioni di CO2 a 360 g/Km: ben il 25% in meno dei precedenti V12.
Il nuovo telaio realizzato appositamente per la FF è dotato di sospensioni multi-link al posteriore, completate da ammortizzatori magnetoreologici di ultima generazione; la distribuzione dei pesi, anche grazie alla PTU e allo schema transaxle, si è mantenuta al 53% al posteriore e 47% all’anteriore, l’ottimizzazione dei pesi si è estesa all’adozione di gusci in magnesio per i sedili; l’impianto frenante infine è in carboceramica.
Disegnata da Pininfarina, la FF ha una carrozzeria di tipologia shooting brake (linea da wagon e 3 porte) scelta proprio in virtù della maggiore spaziosità interna, con la quale per la prima volta una Ferrari può permettersi un vano bagagli da ben 450 litri estensibili a 800 grazie ai sedili posteriori ribaltabili indipendentemente.
La FF offre svariate personalizzazioni, tra le quali spiccano il nuovo sistema di intrattenimento dotato di un display per coinvolgere il “navigatore” nelle performance di guida, e due display posteriori posizionati sui poggia testa dei sedili anteriori, oltre all’impianto HiFi da 1280 Watt e 16 canali.
Gaetano Crisci |