Koenigsegg ha presentato a Ginevra l’ultima e più performante supercar della casa e forse anche di tutti i tempi, Agera R: nome che in Svedese significa Agire, ma che è anche l’abbreviazione della parola greca Ageratos ovvero “senza tempo” proprio come i massimi ideali di funzionalità senza compromessi a cui è ispirata, seguendo poi la filosofia “less is more” trova la migliore analogia nell’evoluzione del delfino che, sostiene Koenigsegg, ha fatto fronte a criteri simili.
Partiamo dal suo cuore, realizzato internamente da Koenigsegg, per non doversi porre alcun limite, neppure quello di poter utilizzare più di un carburante, questo 5.0 litri V8 twinturbo, di appena 197 kg di peso, eroga, alimentato da semplice benzina a 95 ottani 940 CV e 1100 Nm di coppia, passando alle premium da 98 ottani potremo contare su 1050 CV e 1140 Nm, anche se le massime performance vengono sfoderate solo quando viene usato il Bioetanolo E85 (alcol etilico) per 1115 CV di potenza a 6900 giri e 1200 Nm di coppia a 4100 giri, specifiche che le permettono di polverizzare lo 0-100 in 2.9 secondi e raggiungere la velocità massima autolimitata di 375 km/h. Tramite l’Infotainment system, se le condizioni lo permettono, potrete sbloccarla per un breve periodo e se vorrete potrete verificare se sia possibile raggiungere la velocità teorica stimata di 440 km/h, nel qual caso avreste appena superato di circa 10 km/h l’attuale world record per auto di produzione realizzato dalla Bugatti Veyron Super Sport nel Giugno del 2010.
La Agera R, come avrete ben capito, non è nata con lo scopo di poter battere qualsiasi record di velocità, ma un’auto sportiva secondo Koenigsegg, nasce per essere coerente con se stessa in ogni aspetto e soprattutto per poter essere utilizzata sia in pista che per un viaggio con la stessa naturalezza. Vero è anche che il BMEP (Brake Mean Effective Pressure) pari a 28 bar conferma l’eccezionalità di questo motore da 186.7 CV/litro (a benzina 95 ottani). Un record assoluto ottenuto sia grazie alla progettazione e realizzazione interna del propulsore, sia grazie a componenti specifici come le turbine Borg Warner, realizzate in Gamma-Ti: una lega metallica a base di alluminio e titanio, che permette un inerzia ridotta alle turbine, eliminando così anche i ritardi di risposta caratteristici. A quest’ultime è di compendio perfetto l’impianto di scarico in Inconel e titanio realizzato ad hoc per ottenere insieme alle turbine una riduzione della contropressione di scarico favorevole sia alle estreme prestazioni della Agera R che alle emissioni di CO2 che si attestano così nel ciclo combinato a 310 g/km.
Il cambio della Agera R, realizzato in collaborazione con l’Italiana Cima, è uno speciale sequenziale a 7 rapporti e doppia frizione del peso di soli 81 Kg, progettato con un singolo albero di immissione per mantenerlo il più possibile leggero e veloce. Il sistema elettronico E-Diff è anch’esso su misura, costruito conservando un differenziale a slittamento limitato tradizionale e completato poi da un sistema digitale attivo che agisce in base a vari fattori, tra cui: potenza erogata, forze G, angolo di sterzata, angolo di imbardata, velocità, e condizioni di aderenza, il tutto in parallelo con un nuovo e perfezionato traction control.
Koenigsegg ha realizzato il telaio monoscocca in carbonio della Agera R con una rigidità torsionale pari a 65.000 Nm/deg per un peso di appena 70 kg, le sospensioni sono anch’esse realizzate per evitare ogni compromesso. All’anteriore la geometria dai quadrilateri indipendenti più lunghi mai realizzati, lavora in connubio ai montanti collegati con cuscinetti a sfere, della Svedese SKF, da 240 mm utilizzati normalmente su prototipi da corsa LeMans. Al posteriore il sistema a tre sospensioni RTD (Rear Triplex Damper) avvantaggia le ruote posteriori di un ammortizzatore collocato come ponte di compensazione centralmente che permette non solo una minore altezza delle sospensioni posteriori, ma integra pure l’effetto anti-squat che altrimenti dovrebbe essere espletato da queste ultime permettendo infine così di conservare una geometria più pura per un handling di razza.
L’aerodinamica della Agera R è stata affinata e perfezionata in diversi anni sia tramite CFD (Computational Fluid Dynamics) sia nella galleria del vento, il CX è variabile da 0.33 in configurazione velocità, fino a 0.37 in configurazione pista, l’ala posteriore varia il suo angolo di incidenza, e quindi il carico aerodinamico, con l’aumentare della velocità, una soluzione semplice ed efficiente che rispecchia ancora una volta la filosofia “less is more” fulcro attorno al quale gravita l’Agera R.
Gli pneumatici progettati appositamente da Michelin per Agera, e resistenti a velocità superiori ai 420 km/h, sono montati su cerchi in lega VGR (Vortex Generating Rim) disegnati volutamente con una forma ad elica per estrarre aria dal fondo della vettura, provvedendo così sia a raffreddare dischi e pinze freni, sia ad aumentare la deportanza.
Gli interni della Agera R sono realizzati con i materiali più pregiati e leggeri come alluminio e carbonio, tra le curiosità troviamo le Ghost light che integrano simboli luminosi a LED nei bottoni di alluminio massiccio, i paddles del cambio sequenziale sono integrati al volante, i sedili in carbonio a richiesta sono riscaldabili. Al vano bagagli è stata dedicata altrettanta attenzione: 120 litri di capienza che permettono di incorporare anche l’hard top. E’disponibile inoltre un pacchetto invernale composto da un hard top, compreso di porta sci a bauletto prodotto dalla Thule, interamente in carbonio, testato fino a ben 300 km/h, gomme da neve Michelin e sci prodotti dalla Svedese Extrem su misura per Agera.
La Koenigsegg ha testato Agera R e il suo propulsore, oltre che nei suoi laboratori, con programmi di simulazione, grazie a macchine per la rapida prototipazione e dinamometri per motore e telaio, anche sull’autodromo di Knutstorp, nel Sud della Svezia, considerato da molti un piccolo Nurburgring.
Gaetano Crisci |