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Noble M600
NOBLE

Noble M600

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poca elettronica tanta sostanza.

14 Dec 2009
di Luca Dani
NOBLE

La Noble è una piccola Casa inglese con sede a Barwell, nel Leicestershire, dedita alla produzione di supercar ad alte prestazioni in piccola serie. Tale Casa, fondata nel 1999, ha incontrato serie difficoltà economiche già 2006, a tal punto da dover essere messa in vendita. Ma la produzione ha continuato imperterrita e sono nati nuovi modelli, l’ultimo dei quali è stata la M600. Questa vettura, come le precedenti, è una berlinetta a motore centrale e trazione posteriore, che ricorda nello stile alcune sue “colleghe” emiliane.

La Noble M600 nasce su un telaio tubolare realizzato in acciaio, “vestito” da una carrozzeria in fibra di carbonio. Tale carrozzeria richiama elementi stilistici tipici delle più famose superportive, ma amalgamati tra loro in maniera tale che la M600 non risulti banale o “già vista”. Tra le “chicche” di questa carrozzeria vanno citati gli scarichi con uscite laterali, l’estrattore aerodinamico sotto la scocca ed il cofano motore che si apre integralmente in stile Ferrari F40. Come propulsore, la M600 utilizza un’unità inedita, poiché si tratta del motore B8444S, un V8 di origine Yamaha, ma utilizzato normalmente nella produzione Volvo. Tale motore ha una cilindrata di 4414 cc e nella configurazione più popolare viene proposto aspirato, ma nel caso della M600 viene corredato di due turbocompressori Garrett, grazie ai quali la potenza massima passa dagli originari 315 CV a ben 639 CV!  Per cronaca, è anche la prima volta che una Noble viene equipaggiata da un motore ad 8 cilindri. Tale propulsore, proveniente dalla Casa americana, risulta essere particolarmente compatto grazie all’atipico angolo di 60° tra le bancate in luogo dei tradizionali 90°, più consueti in un V8. I turbocompressori adottati hanno la particolarità di essere regolabili in pressione tramite un manettino posto nell’abitacolo, vicino alla leva del cambio. Grazie a tale manettino, si possono avere quindi più livelli di potenza massima. Il potente propulsore viene gestito da una sofisticata centralina elettronica della Motec.

Le prestazioni, inutile dirlo, sono a dir poco mozzafiato: la M600 raggiunge una velocità massima di ben 362 km/h, mentre per lo scatto da 0 a 100 km/h, la Casa dichiara appena 3 secondi. Merito di tali prestazioni va anche al peso ridotto a soli 1275 kg, grazie all’impiego di soluzioni come il già citato telaio tubolare e la carrozzeria in fibra di carbonio. Tale valore permette di risalire ad un altrettanto ridotto rapporto peso/potenza, pari ad appena 1.96 kg/CV.
La M600 è un’auto dura e pura, come le auto di una volta: niente controlli elettronici (ABS, ESP, ecc.), ma un controllo di trazione elettronico che peraltro non è disattivabile, ma attivabile, ed in virtù di questa caratteristica è quindi visto come un optional o poco più; niente cambi automatici, sequenziali o altro, ma un semplice cambio manuale a 6 marce; addirittura l’impianto frenante a dischi è provvisto di un servofreno che offre in realtà un blando contributo, lasciando una parte non indifferente dello sforzo frenante al piede del pilota. Quasi tutta la gestione della vettura è quindi affidata alla sensibilità ed all’esperienza del pilota.  Tra le altre caratteristiche che rendono la M600 una vettura per pochi esperti, vanno citati anche gli ammortizzatori a taratura fissa, lo sterzo a demoltiplicazione fissa.
La M600 è una vettura per pochi anche nel prezzo: al contrario dei precedenti modelli Noble, che oscillavano intorno ai 75 mila Euro, la nuova vettura viene posta ad una prezzo di circa 200 mila Euro.

Luca Dani

 
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